Come
sempre, dopo aver allestito l’aula con i colori della pace,
riproponiamo i contenuti del nostro percorso formativo: la WILPF e
il suo impegno per il disarmo mondiale e la giustizia climatica; il
ruolo di ICAN ; il punto di vista della psicalista Caspani Mosca; la
panoramica sulla drammatica impronta dell’era nucleare delineata
dal fisico Angelo Baracca; il richiamo all’ecologia profonda e
all’urgenza di incrementare un cultura biocentrica in funzione di
una politica globale che sappia rilanciare una rinnovata alleanza
tra esseri umani e natura. Un validissimo supporto è poi la Mostra
“Esigete il Disarmo Nucleare” curata dal fisico Luigi Mosca e dal
giornalista e saggista Alfonso Navarra.
Quando
poi si passa al lavoro di gruppo che prevede di rispondere a un
questionario, le ragazze e i ragazzi confrontano idee e proposte
per attivare la sensibilizzazione della gente.
Molto
evidente a tutti risulta la comprensione del negativo nesso tra
militarismo-guerra-nucleare e contaminazione ambientale. Condivisa è
la paura del nucleare ma “ è indispensabile non rimanere
indifferenti e avere un atteggiamento attivo, attraverso la
sensibilizzazione sulle informazioni ricevute”. Tra gli strumenti e
metodi individuati per ampliare la sensibilità: programmi scolastici
specifici, volantinaggio, conferenze, manifestazioni, pressione sui
mass media.
Gli studenti della 4°C si coordineranno anche coi ragazzi di 5° B.
L’argomento
proposto dal Progetto WILPF Pace femminista in azione non è
certamente leggero.
I
dati documentati che forniamo ai ragazzi e alla ragazze portano a
sintesi un quadro mondiale che fa comprendere la gravità del nesso
tra le grandi minacce che sovrastano l’umanità: militarismo
nuclearizzato, cambiamenti climatici e ingiustizia sociale.
Quando
poi si arriva a parlare dell’Italia, della militarizzazione dei
suoi territori e della presenza delle bombe nucleari a Ghedi e
Aviano, dei porti nucleari, delle oltre 100 basi militari Usa e Nato
e del loro impatto sulla salute della popolazione e sulla sicurezza
dei territori, allora la sorpresa diventa la reazione più condivisa.
“Noi non sapevamo nulla”
Paura,
rabbia, tristezza, impotenza, consapevolezza e delusione . Queste
alcune delle emozioni provate dai giovani.
Per
fortuna lo sconcerto lascia spazio alla voglia di reagire e di
salvaguardare il futuro a partire dall’oggi.
Molteplici
le proposte per ampliare la sensibilità sulle problematiche
territoriali specifiche di Livorno-Pisa: promuoverne la trattazione
nelle scuole, organizzare eventi pubblici, concerti, utilizzare i
mass media e i social network, manifestazioni. Noi li invitiamo a
partecipare alla sciopero globale per il clima del 15 marzo, portando
la problematica del militarismo e sul suo impatto sul clima.
Le
insegnanti attiveranno ulteriori approfondimenti tematici, Marta
aprirà una pagina web e Teresia che ha la passione del giornalismo
si è incaricata di scrivere l’articolo che segue.Ecco il link:
http://m.quinos.it/due-minuti-allinizio-dellapocalisse.htm
Scuola Secondaria di Crespina. Stamani 5 Marzo i ragazzi della terza A e della seconda C della scuola media di Crespina hanno incontrato Giovanna Pagani della Lega Internazionale Donne Pace e Libertà (in inglese WILPF) che è venuta a parlarci di PACE, GIUSTIZIA CLIMATICA, SICUREZZA E SALUTE.L’incontro è stato veramente interessante e coinvolgente.Grazie a Giovanna per i numerosi stimoli su cui avremo modo di lavorare nei prossimi mesi!
Incontro
con i GIOVANI in SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO
“Identità e ruolo della WILPF per
il disarmo nucleare e per la liberazione della donna”. Questo
l’ambito formativo assegnato alla WILPF. Il corso è curato dal
Prof. Rocco Pompeo del Centro Ricerca Nonviolenza di Livorno.In
questa cornice ho avuto modo di presentare il Progetto WILPF “Pace
Femminista in Azione” e di approfondire il nesso tra militarismo,
nucleare e cambiamento climatico. Due gli incontri. Il primo con un
gruppo di sole ragazze (22) e il secondo con un gruppo misto di
(18).
Tangibile la voglia di attivarsi in
nome della difesa di un futuro degno di essere vissuto.
Le informazioni fornite durante gli
incontri di 4 ore ciascuno hanno contribuito a colmare un vuoto
informativo indotto dal silenzio mediatico sulla questione del
militarismo e delle sue negative interconnessioni con la
contaminazione ambientale, la salute e il cambiamento climatico.
Durante il lavoro di gruppo le
ragazze si sono confrontate sulle strategie di sensibilizzazione. Tra
gli strumenti quello del volantinaggio è stato ritenuto superato ed
è stato individuato come canale preferenziale l’utilizzo saggio
dei social in cui veicolare con linguaggio innovativo la problematica
della militarizzazione dei territori (in questo caso Livorno-Pisa)
con i riflessi negativi sulla salute e sull’ambiente.
A nessuno era noto che Livorno fosse
un porto nucleare e grande lo sconcerto per la mancanza di un piano
di sicurezza per la popolazione a rischio di contaminazione
radiologica.
Ognuna di loro si darà da fare per
essere un soggetto attivatore. Questo l’impegno.
La scuola è stata individuata come
luogo privilegiato per la formazione e la sensibilizzazione dei
giovani
Il secondo gruppo che ho incontrato
il 20 marzo ha condiviso le modalità di sensibilizzazione
dell’altro gruppo pur evidenziando un certo pessimismo nel riuscire
a perseguire l’obiettivo del disarmo nucleare.
“Informare con l’obiettivo di arrivare al maggior numero di persone possibile di tutte le età. Informare in modo semplice e conciso per evitare la confusione e il disinteresse. Intraprendere una campagna pubblicitaria e di informazione sui social network. Gli ashtag non formano ma omologano :occorre invece uno strumento formativo che sviluppi coscienza sociale”. E’ stato proposto di scrivere un fumetto.
INCONTRI LABORATORIALI NELL’ISTITUTO
COMPRENSIVO E LICEO SCENTIFICO
Progetto “Pace femminista in Azione.
Giustizia Cimatica, Sicurezza e Salute”. La WILPF nuovamente è
scesa in Puglia, ad Accadia (Foggia), per incontrare gli studenti
delle scuole che in gennaio erano chiuse per le forti nevicate.
Anche questa volta, causa il
maltempo, la chiusura delle scuole avvenuta martedì 26 ha
interferito nello svolgimento del lavoro per come lo avevamo
programmato. Possiamo comunque dire di aver raggiunto l’obiettivo,
grazie alla meravigliosa collaborazione delle insegnanti , che si
faranno moltiplicatrici del Progetto nazionale WILPF Italia nelle
classe elementari che non abbiamo potuto incontrare.
Ci sono stati consegnati due
“Quaderni della Pace di classe” della terza e quinta
Elementare di Monteleone di Puglia (li troverete nel Sito
www.pacefemministainazione.com
) e subito sfogliandoli abbiamo colto l’efficacia dei bimbi nell’
esprimere il loro desiderio di PACE.
Alcuni esempi:
L’AMORE e qualcosa di
fantastico e spettacolare, perché la
parola amore porta Pace e allegria in tutto il
mondo”(Mariateresa 3°) E’ la prima parola per fare la pace”
(Angelo 3°).
COSCIENZA Per me è scegliere
liberamente le cose giuste (Michele 3°)
SOLIDARIETÀ E’ un aiuto
verso le persone, gli animali e la natura (Pasquale 5°)
LIBERTÀ Perché tutti i
bambini siano liberi dalla guerra e liberi di esprimere le proprie
emozioni (Maria3°)
GIUSTIZIA è quando tutti i
bambini hanno gli stessi diritti (Michele 5°) che i bambini non
vengano sfruttati (Mariaeresa 3°) Essere giusti nel giudizio, dare
ai bambini una famiglia , da mangiare e non costringerli a fare la
guerra (Angelo 3°)
DISARMO: perché con le armi
non si può fare la pace, le armi uccidono (Angelo3°) Il mondo
dovrebbe essere privo di armi, di bombe e di guerre soprattutto privo
di bombe atomiche (Michele 5°) E’ una cosa che tutti dovrebbero
chiedere. Tutte le armi vorrei che fossero distrutte (Pasquale 5°)
INFORMAZIONE è il diritto di
ogni cittadino di avere notizie sul Paese e sul Mondo (Tiziana5°) E’
il sapere tutto ciò che accade tramite il giornale,la TV, il
telefono, internet e i racconti (Michele3°)
EDUCAZIONE rispettare
l’Ambiente (Alessio 5°) Educazione perché i bambini possano
essere educati da tutti (Angelo 3°) Sapere le cose e diventare
brave persone (Michele 3°)
DEMOCRAZIA La capacità di
mettersi d’accordo (Tiziana 5°) Dare un voto ed essere sicuri di
quello che scegli (Mariateresa 3°)
INTEGRAZIONE Stare tutti
insieme sia se siamo bianchi, gialli e marroni. Il colore della pelle
non conta perché siamo tutti uguali (Leonardo e Mohamed 3°) E’
conoscere, fare amicizia, aiutare chi ne ha bisogno (Michela5°) Che
non ci devono essere muri economici, politici, religiosi (Michele
5°).
Molto interessante l’incontro
con le due classi 2° del Liceo Scientifico.
Con grande chiarezza i ragazzi e le
ragazze si sono espressi favorevolmente per il disarmo anche in
funzione della riduzione dei gravi problemi dell’ambiente. Ma
diversi i punti di vista rispetto all’ effettiva possibilità ed
efficacia della sensibilizzazione attraverso il loro impegno diretto.
Un gruppo ha espresso un profondo
pessimismo: “ Potremmo far finta di voler parlarne con tutti e
addirittura ovunque, ma siamo seri, non lo faremo mai. Con la
mentalità con cui ci ritroviamo in questo momento non avanzeremo
mai. Abbiamo paura delle ripercussioni anche di una sola bomba
atomica, ma ignoriamo queste preoccupazioni”.
L’altro gruppo invece era animato
da una forte motivazione a invertire la logica distruttiva causata
dal militarismo e dall’ingiustizia climatica. Queste le loro
proposte: ”Occorre divulgare le conoscenze acquisite, accompagnate
da pensieri positivi e azioni concrete di sensibilizzazione. E’
importante usare i social network. La nostra idea è realizzare un
breve filmato”.
Per fortuna la loro posizione è
stata trainante e convincente, anche alla luce dell’esempio di
Greta Thumberg che, partita da sola in agosto 2018 col suo sciopero
per il cima davanti al Parlamento Svedese, è riuscita ad attivare
una straordinaria mobilitazione globale per il Clima: 15 marzo:
Global Strike For Future.
PACE
FEMMINISTA IN AZIONE: GIUSTIZIA CLIMATICA, SICUREZZA E SALUTE
Venerdì
22 febbraio Bruna Bianchi, storica e past professor a Cà
Foscari ha tenuto alcune lezioni nelle Scuole e alla Casa
internazionale delle donne di Trieste, per il progetto “Pace
femminista in azione: giustizia climatica, sicurezza e salute”
promosso dalla Wilpf (Lega internazionale delle donne per la pace e
la libertà) in collaborazione con Comitato pace e convivenza “Danilo
Dolci”, Mondosenzaguerre, Arci Servizio Civile e associazione “Tina
Modotti”, in preparazione alla 2ª Marcia mondiale per la
Pace e la Nonviolenza, che il 2 ottobre partirà da Madrid per
visitare l’intero pianeta, e farvi ritorno l’8 marzo dopo
aver sostato nel febbraio 2020 a Trieste, come accaduto nel 2009
La
professoressa Bianchi ha incontrato due classi del liceo scientifico
Galilei, accompagnata dal professor Paciucci, parlando di violenza su
civili donne e bambini nei conflitti bellici. Ed ha intrattenuto gli
alunni di una terza alla scuola media Codermatz assieme alla
professoressa Schiavolin, sul vissuto drammatico dagli adolescenti
nel corso della prima guerra mondiale. Nel pomeriggio, presso la
Casa internazionale delle donne di via Pisoni, ha illustrato la
storia del pacifismo femminista tra la fine dell’800 e la seconda
guerra mondiale.
La
presidente onoraria di Wilpf Italia Giovanna Pagani ideatrice del
progetto, ha aperto il sito www.pacefemministainazione.org che
ospiterà materiali delle attività realizzate a Palermo, Monteleone
di Puglia, Accadia,Anzano, Sant’Agata, Ariano Irpino, Roma,
Livorno, Pisa e Trieste. La Lega internazionale delle donne per la
pace è copromotrice della coalizione ICAN, premio Nobel per la Pace
2017. In questa veste ha presentato alla Conferenza ONU per
l’istituzione del nuovo Trattato di proibizione delle armi
nucleari, la proposta di effettuare uno studio per la
denuclearizzazione dei porti nucleari militari di transito di Trieste
e Koper-Capodistria, che potrebbe essere realizzato col supporto
delle realtà scientifiche presenti sul territorio.
La
seconda fase del progetto Pace Femminista in Azione prevede alcuni
eventi a carattere nazionale ai quali potrà partecipare una
delegazione dalla nostra città. Entro la fine dell’anno scolastico
verrà realizzata nel Palazzo dei gruppi parlamentari a Roma, una
Giornata nella quale gli studenti potranno presentare alle
istituzioni le loro proposte e conoscere le vicende di
persone che ci hanno salvato dalla catastrofe nucleare, come ad
esempio il colonnello Stanislav Petrov, che verrà ricordato da
autorevoli scienziati e sulla cui vicenda è stato realizzato un
film.
1000 giovani attivatori di una cultura per la pace e la giustizia climatica
L’istituto Superiore Ruggero II di Ariano Irpino e l’Istituto Comprensivo Statale “Martin Luther King” di Accadia, Monteleone di Puglia, Anzano e Sant’Agata (già scuola affiliata all’Unesco per l’educazione alla pace ed alla cultura della nonviolenza) in cooperazione con la WILPF ITALIA ed il Centro Gandhi di Pisa propongono ai propri studenti un percorso formativo dal titolo “Pace femminista in azione: giustizia climatica, sicurezza e salute” che mira a sviluppare consapevolezza sul nesso tra militarismo, minaccia nucleare e minaccia climatica, a sensibilizzare sui rischi per la salute e a mobilitare anche i giovani, affinché diventino attivi protagonisti del cambiamento verso un mondo libero dalle armi nucleari, e finalmente in armonia con la natura.
Il
Percorso formativo ha visto la numerosa partecipazione degli studenti
delle scuole partecipanti ed è stato articolato in due momenti. Il
primo laboratoriale ove gli allievi hanno dibattuto ed avanzato
proposte per favorire modelli di sviluppo più in armonia con la
terra e tutti i suoi abitanti.
Il secondo momento ha visto la realizzazione del Convegno “I Giovani Attivatori Di Una Cultura Per La Pace E La Giustizia Climatica” ove si sono affrontate le tematiche proposte anche da un punto di vista accademico. Il dibattito è stato guidato da Giovanna Pagani Presidente Onoraria WILPF Italia (Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà) insieme a Angelo Baracca professore di fisica presso l’Università di Firenze che ha pubblicato diversi libri e svolto varie ricerche in questo ambito.
Durante
la settimana di attività nelle scuole (dal 14/01/2019 al 19/01/2019)
i protagonisti principali sono stati gli studenti che hanno cercato
insieme di trovare soluzione e di essere i veri GIOVANI ATTIVATORI DI
UNA CULTURA PER LA PACE E LA GIUSTIZIA CLIMATICA.
Le riflessioni e le proposte emerse nel convegno saranno consegnati dai relatori che la faranno giungere ad ICAN al Governo Italiano e all’Unesco.
D’altra parte gli studenti aderiscono alla campagna di ICAN e si fanno promotori presso i propri sindaci affinché il consiglio comunale del proprio comune dichiari che la propria città appoggia il TPAN (Trattato di proibizione delle armi nucleari).
Oggi
è ancora più attuale l’affermazione tratta dal manifesto 2015
della WILPF:
“La distruzione ambientale e l’ecocidio sono entrambi cause e conseguenze di conflitti e forse il più grande pericolo che dobbiamo affrontare nel mondo moderno”
Parte da Livorno il progetto Pace Femminista in Azione
Sala Nomellini – Piazza del Municipio 1. Programma delprimo Incontro Laboratoriale del progetto .
Saluti
della Consigliera di Parità del Provincia, Cristina Cerrai, Partner
Progetto
Presentazione Progetto, Giovanna Pagani
Angelo
Baracca, Professore
di Fisica Università Firenze :“Il
nesso tra nucleare, contaminazione ambientale e cambiamento
climatico”
Maddalena
Caspani Mosca, Psicanalista:”
La Paura del Nucleare” (video)
Giovanna
Pagani , WILPF
:”
L’educazione quale vettore dell’Ecologia Profonda”
Lavoro di gruppo: “Come coinvolgere la cittadinanza livornese”.
Al primo incontro laboratoriale di “Pace Femminista in Azione” hanno partecipato la Consigliera di Parità Cristina Cerrai, Partner del Progetto, Tiziana Bartimmo , Referente Ambiente Gruppo regionale PCI, Sharazade Al Bashi, Presidente Centro Servizi Donne Immigrate. Altre Associazioni, impossibilitate a partecipare, hanno dato la loro disponibilità a successivi incontri presso le loro sedi : Centro Donna e l’Associazione Hermanas Mirabal.
Dopo i saluti della Consigliera di Parità, le relazioni introduttive del Prof. Angelo Baracca, di Giovanna Pagani WILPF e della Psicoanalista Maddalena Caspani Mosca (in video) è seguito un interessante scambio di progettualità per la sensibilizzazione. La cittadinanza livornese rispetto alle complesse criticità ambientali connesse alla militarizzazione del territorio di Livorno-Pisa, sembra poco sensibile. La questione salute e la richiesta dell’attivazione di un Piano di Sicurezza per il rischio radiologico dovuto alla negativa realtà di Livorno “Porto Nucleare” sono stati individuati come gli ambiti emergenti su cui intervenire.
A
tal fine si individua il 4
aprile – “Giornata
di mobilitazione mondiale per la chiusura delle basi militari
Usa-Nato” stabilita dalla Conferenza di Dublino 16-18 novembre 2018
– per una iniziativa di informazione e sensibilizzazione. Per il
luogo si sceglie il Mercato
delle Vettovaglie di Livorno. Si
decide di
fare un intenso volantinaggio supportato dalla proiezione continua di
un breve filmato ad
hoc (da realizzare)
sulla Base militare Usa di Camp Darby (la più grande base militare
Usa fuori dagli Stati Uniti) e il Porto nucleare di Livorno, per
evidenziarne i pericoli connessi.
La
sinergia tra Base di
Camp Darby (sul territorio di Pisa) e il Porto nucleare di Livorno
è ufficialmente riconosciuta da Erik Berdy, Comandante della
Base quando afferma (La Nazione 11 luglio 2018) che per le guerre
in Iraq, nei Balcani, in Somalia, in Afganistan, in Libia, in Siria è
da Camp Darby e dal Porto di Livorno che partono le armi.
Dal
marzo 2015 Camp Darby attraverso il porto di Livorno fornisce di
armi gli Emirati Arabi per la guerra in Yemen (servizio televisivo de
Le Iene 10 marzo 2019).
Il collegamento regolare tra Livorno e i porti di Aqaba in
Giordania e Gedda in Arabia Saudita avviene attraverso enormi
navi statunitensi lunghe 200 metri e dotate di 12 ponti su cui
vengono caricate armi e carri armati per i fronti di guerra in
Oriente.
E’
inaccettabile che la città di Livorno accetti il transito permanente
di queste navi della morte.