4 APRILE 2019: Giornata Mondiale di Mobilitazione per la Chiusura delle Basi Militari USA e NATO
A lanciare la mobilitazione per il 4 aprile è stata la prima Conferenza globale contro le basi Usa e Nato (Dublino 16-18 novembre 2018). Finalmente un movimento globale per delegittimare la NATO e contrastare con azioni comuni la sua architettura operativa di guerra: 1000 basi fuori dagli Usa, presenti in 145 paesi per accerchiare i nemici di turno, a partire da Russia e Cina. Dublino ha proposto una resistenza collettiva in nome della pace, della giustizia e dell’ambiente. Profondamente condiviso l’ invito ad agire in nome dei bambini – le prime innocenti delle guerre.
Le basi Usa e Nato rappresentano il 95% delle basi militari straniere nel mondo. Oltre ad essere strumenti di guerre, rappresentano una minaccia per la sicurezza dei territori, la salute delle popolazioni, la tutela dell’ambiente, la sovranità territoriale e l’autodeterminazione dei popoli.
Chiedere lo scioglimento della Nato non è una questione ideologica, ma una “causa che riguarda la vita, la causa più bella dell’umanità” come ha ricordato durante la Conferenza di Dublino Aleida Guevara, denunciando la presenza della base di Guantanamo che rappresenta un “costante ferita per il Governo e il popolo cubano perché da lì partono attacchi militari contro popoli amici”
La NATO è l’alleanza militare-nucleare più potente del mondo. E’ a esclusiva guida USA. Da alleanza difensiva dopo la caduta del muro di Berlino (1989), il crollo dell’URSS e lo scioglimento del Patto di Varsavia (1991) si è rapidamente trasformata in una pericolosa alleanza che prevede l’aggressione militare in qualunque parte del mondo. La NATO è il più grande ostacolo per un mondo libero dalle armi nucleari e in armonia con la natura. Pat Elder di World Beyond War denuncia che la Nato ha il recor della contaminazione ambientale.
La NATO interferisce con il ruolo della nazioni Unite. Sempre a Dublino Mairead Maguire, il Premio Nobel per la Pace 1976 ha affermato che “la Nato rappresenta la vergogna dell’intera umanità e dovrebbe essere portata innanzi alla Corte penale Internazionale per i Crimini di guerra”
Con queste parole il Comitato Direttivo per la mobilitazione anti-NATO ha lanciato l’appello per la mobilitazione nazionale a Washington in concomitanza del vertice NATO 2019:
“Sin dalla sua fondazione, la NATO guidata dagli Stati Uniti è stata l’alleanza militare più letale del mondo, causando indicibili sofferenze e devastazioni in tutto il Nord Africa, il Medio Oriente e oltre. Centinaia di migliaia di persone sono morte nelle guerre USA / NATO in Iraq, Libia, Somalia e Jugoslavia. Milioni di rifugiati stanno rischiando la vita cercando di sfuggire alla carneficina che queste guerre hanno portato nelle loro terre d’origine, mentre ai lavoratori dei 29 paesi membri della NATO viene detto che devono abbandonare i programmi sociali duramente conquistati per soddisfare le richieste statunitensi di una spesa militare ancora maggiore
All’appello hanno risposto in tanti. Mentre i ministri degli esteri degli stati della NATO hanno tenuto il loro summit, le proteste, i raduni e altri eventi hanno preso il sopravvento con un solo messaggio: no alla NATO, sì alla pace! Pochi giorni dopo, sono iniziati i Global Day of Action 2019 sulla spesa militare con azioni in tutto il mondo che richiedono uno sviluppo sostenibile e investimenti prioritari per le spese militari.
L’Italia, in cui la fedeltà atlantica è un dictat, ha sul proprio territorio il 10% delle Basi Usa e NATO ed è totalmente asservita al sistema guerra. Dov’è la nostra sovranità territoriale e politica? Che ne è del nostro articolo 11 della Costituzione che ripudia la guerra come strumento di soluzione dei conflitti e ci chiede di tessere una politica internazionale di Pace?
Che ne è dell’Europa schiacciata dall’Euroatlantismo? Dei 28 paesi della UE – 27 dopo la Brexit- 22 fanno parte della NATO, e 4 di questi sono doppiamente legati alla Nato dalla “condivisione nucleare” che comporta la presenza di bombe nucleari Usa in : Italia, Belgio, Olanda, Germania ( e fuori dall’Europa in Turchia). Ricordiamoci il dictat ai paese alleati di NON firmare il TrattatoProibizione ArmiNucleari (Onu 7 luglio 2017) e ora quello relativo agli accordi commerciali con la Cina per “la nuova via della seta”.
Dunque di grande rilievo anche in Italia le iniziative di informazione e sensibilizzazione: presidi con volantinaggio (4 aprile); l’Assemblea per un Coordinamento nazionale delle aree connesse alla presenza delle basi usa-nato (6 aprile, Livorno); Convegno internazionale promosso dal Comitato No Guerra e No Nato “I 70 anni della NATO: quale bilancio storico?Uscire dal sistema di guerra, ora” ( 7 aprile, Firenze)
Le WILPF, Lega internazionale Donne per la Pace e la Libertà, che fin dal 1948 si è opposta alla costituzione della Nato, con determinazione continua il suo storico impegno.