Di seguito il link alla conferenza stampa su iniziativa della Senatrice Loredana De Petris, in collaborazione con WILPF Italia, DISARMISTI ESIGENTI e ACCADEMIA KRONOS promotori dell’appello perché il Governo italiano dichiari lo stato di emergenza climatica; e con la partecipazione di attivisti di XR Italia.
Con Antonia Sani (presidente di WILPF Italia), Alfonso Navarra (portavoce di Disarmisti Esigenti), Giovanna Pagani (partecipante alla COP 25 di Madrid WILPF), Oliviero Sorbini (vice presidente dell’Accademia Kronos), Patrizia Scarpetta (componente di WILPF Italia).
Tra gli argomenti discussi: Ambiente, Armi, Carbone, Clima, Commissione Ue, Consiglio Europeo, Ecologia, Elettricita’, Energia, Fonti Rinnovabili, Gas, Inquinamento, Petrolio, Repubblica Ceca, Ungheria, Von Der Leyen.
Studenti di Crespina discutono l’esame di terza media sui temi della pace e del disarmo nucleare
ll
5 Marzo 2019 i ragazzi della terza A e della seconda C della scuola
media di Crespina incontrarono Giovanna Pagani della Lega
Internazionale Donne Pace e Libertà (in inglese WILPF) che era
venuta a parlare loro di PACE, GIUSTIZIA CLIMATICA, SICUREZZA E
SALUTE.
L’incontro si rivelò veramente interessante e
coinvolgente.
Arrivati agli esami di terza media, alcuni
studenti di terza A hanno pensato di sviluppare l’approfondimento
interdisciplinare da discutere durante il colloquio orale proprio in
relazione ai temi trattati nell’incontro con Giovanna.
In
particolare l’alunno Daniele Gasperini ha preparato tutto un percorso
sul nucleare e sui suoi effetti devastanti, sia per gli esseri umani,
sia per l’ambiente e l’ecosistema.
L’era nucleare, che
dura oramai da 70 anni, è stata il focus della sua discussione, che
ha affrontato con serietà ed impegno, dimostrando maturità nel
ragionamento e una spiccata sensibilità pacifista.
Prof.ssa
Serena Campani, docente di Lettere presso la scuola media di
Crespina, IC Mariti di Fauglia (Pisa)
NOTO: Convegno sul rischio nucleare, disarmo, ecologia profonda
Convegno in compagnia del WILPF con gli studenti del C.U.M.O. (Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale) per discutere di soluzione che consentirebbero di aiutare la nostra società. Si è tenuto da qualche giorno presso il C.U.M.O., la sede dell’università di Messina con sede a Noto, un convegno incentrato sull’esposizione dei rischi che corre, e ha trascorso, la società su cui viviamo, in merito alle armi nucleari.
Il convegno è stato presentato e discusso da Giovanna Pagani, Presidente Onoraria di WILPF Italia, e Patrizia Panarello, docente presso l’università degli Studi di Messina. I giovani coinvolti si sono trovati subito con i temi trattati, capendo proprio come la minaccia delle armi nucleari sia un nemico a tutti gli effetti. In Italia tutte le centrali nucleari sono state abolite in seguito al referendum del 1987. Il problema, pero’, consistette nel fatto che prima sono state costruite le centrali, poi è stata chiesta l’opinione delle persone, causando così l’utilizzo dell’energia nucleare in Italia a svantaggio dei cittadini. Non possiamo, infatti, non pensare che un episodio, come ad esempio Chernobyl, sia lontano dall’essere vicino a noi. Specialmente in una società che crede che per essere i più forti bisogna avere le armi più “grosse”. Questa è una cosa che la storia riporta in continuazione. Le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, la costruzione della bomba H, tutti eventi che fanno r iflettere e, su come bisogni promuovere solo l’azione della non violenza. Infatti, bisognerebbe avanzare la proposta di un disarmo TOTALE della popolazione, un mondo dove tutti hanno un’arma in casa, di certo non rende il cittadino più sicuro. Principalmente perché, in situazioni di stress, possiamo commettere degli errori, prendendocela con chi in realtà non ha commesso nessun crimine. Basti pensare ad una persona arrabbiata per un determinato motivo ed una pistola in tasca per capire cosa potrebbe succedere. In seguito alle relazioni mostrate dalla Presidente WILPF e dalla professoressa Panarello è stato somministrato un questionario agli studenti del C.U.M.O. Proprio per cercare delle soluzione in merito ad i temi trattati. Le domande in questione erano le seguenti: “Che nessi vedete tra i problemi dell’ambiente ed il ilitarismo?” “Con quali metodi pensate di diffondere le conoscenze su questi temi?” “La paura profonda del nucleare: come vi posizionate? Come pensate di trasformarla in azione?” Divisi per gruppi, gli studenti del C.U.M.O. hanno offerto diverse soluzioni, basandosi sull’impatto che il convegno ha avuto su di loro, ed il modo in cui si posizionavano. Difatti, per la prima domanda, è emerso la mancanza di consapevolezza che la costruzione di armi nucleari produce, tenendo poco conto dell’impatto ambientale che si avrà. Così come anche una “poca consapevolezza del danno”, dichiarando che si tende a nascondere il danno commesso, senza prendersi le proprie responsabilità e, così facendo, tenendo le persone all’oscuro di ciò che è avvenuto all’ambiente. Tra le tante risposte, anche i veicoli militari, con conseguenti gas di scarico, sono stati accusati, dichiarando proprio come lo smaltimento di tali veicoli crei un deterioramento ambientale.
Per quanto riguarda la seconda domanda, in un’epoca ormai tecnologica, in molti hanno risposto che la diffusione può avvenire nel miglior modo possibile per mezzo di internet, con conseguente creazione di un blog. Tra le altre risposte, anche l’utilizzo dei convegni o di proteste aiuterebbero la diffusione, per non parlare di colloqui individuali fatti proprio per mirare una determinata persona per cercare di arrivare a coloro che detengono il potere, i quali possano capire come l’utilizzo del dolore non porterà che ad altro dolore, colpendo persone innocenti (es. Seconda guerra Mondiale). Invece, nella terza ed ultima domanda del questionario somministrato agli studenti del C.U.M.O., in diversi hanno fatto presente come questi temi dovrebbero suscitare una sensibilizzazione da parte delle persone. Non possiamo cioè pensare che un disastro nucleare non possa avvenire solo perché non lo abbiamo mai vissutoin prima persona. In un mondo come quello di oggi dobbiamo preoccuparci del minimo segnale, poiché qualcosa può sempre essere dietro l’angolo. Noi possiamo vivere le nostre vite tranquilli, ma non sapremmo mai cosa accade dietro l’angolo, dove le persone possono credersi “superiori” e, di conseguenza, prendono il controllo su determinate decisioni a nostra insaputa.
Introdotto
dall’Orchestra della Scuola Media Musicale Borsi, diretta da
Riccardo Parrucci, lo spettacolo si snoda in un flusso di
performance di danza, di musica e poesia in un’ alternanza di
dramma umano e speranza collettiva particolarmente coinvolgente.
L’evento
di arte per la pace, col Patrocinio del Comune , il sostegno della
Consigliera di Parità e il Patrocinio dell’Autorità Portuale fa
parte del Progetto Nazionale WILPF Italia “Pace femminista in
azione: giustizia climatica, sicurezza e salute” in favore della
Campagna per il disarmo nucleare lanciata da ICAN Premio Nobel per
la Pace 2017. Altre associazioni copromotrici: Cormuse e Centro
Studi Nonviolenza.
Numerosi
i giovani artisti, studenti delle scuole che (oltre alle Borsi
)hanno aderito al Progetto: ABC Danza, Dancing Team Pisa, ST
Danza, IIS Niccolini-Palli Liceo Musicale e Coreutico. I giovani si
esibiscono con la direzione e le coreografie di Hanna Krupinska,
Michela Gazzarri, Simona Tocchini, Sofiya Hristova, Veronica
Barsotti .
Altri
artisti che prendono parte allo spettacolo: Matteo Carnevali dell’
Istituto Musicale Mascagni (chitarra), Moisés De Santi (violino),
l’attrice Alessia Cespuglio , il musicista e cantante Riccardo
Della Ragione (chitarra) , Monica Peccolo con una performance di
danza gitana e il Gruppo Vocale ArsMaxima diretto da Fernanda
Piccini.
La
struggente evocazione della guerra e dell’avvio dell’era
nucleare è accompagnata dalla denuncia del dramma ambientale in un
intreccio continuo di sconforto, desiderio di rinascita, malinconia e
abbandono, volontà del cambiamento e ricerca di una rinnovata
umanità in armonia con la natura.
Riscoprire
l’amore per la vita e la sua bellezza : ecco la linfa
dell’autentica azione costruttiva capace di preservare il futuro
libero dalla minaccia nucleare e dalla minaccia climatica. Con questo
messaggio positivo lo spettacolo vuole donare al pubblico un
momento di riflessione artistica in cui il “bello” è messo al
servizio del “bene” collettivo.
Giovanna Pagani
WILPF Italia
Lega Internazionale Donne per la Pace e
la Libertà
PROGRAMMA
Saluti
istituzionali
OUVERTURE:
“La vita è bella” di
Nicola Piovani, Orchestra
Scuola Media Musicale G.Borsi,Direttore Riccardo Parrucci
PRESENTAZIONE
SPETTACOLO: Giovanna Pagani, Presidente onoraria WILPF Italia
“Improvvisazione
su tema di Wieniawski” Moisés
De Santi,
violino
“In_Danger”,ST
Danza coreografia Simona Tocchini
“Silenzio”,ST
Danza & Dancing Team , coreografia Hanna Krupinska
“Canto
della Terra”,Dancing
Team coreografia Hanna Krupinska
“Carta
Bianca”, “Blowin’ in the Wind” e“Image”,Riccardo
Della Ragione,
chitarra
“With
the Earth”,danzagitana, MonicaPeccolo
e Simona
Tocchini
“La
nebbia del mare”, IIS
Niccolini-Palli Liceo Musicale e Coreutico.Progetto
Musica-parola-danza a cura della Prof.ssa
Veronica Barsotticon
la coreografia della Prof.ssa
SofiyaHristova
La pubblicazione del Convegno Internazionale “I 70 anni della NATO. Quale bilancio storico? Uscire dal sistema di guerra ora!” è disponibile al link seguente: https://www.calameo.com/read/005467566d409d6034b26
Come
sempre, dopo aver allestito l’aula con i colori della pace,
riproponiamo i contenuti del nostro percorso formativo: la WILPF e
il suo impegno per il disarmo mondiale e la giustizia climatica; il
ruolo di ICAN ; il punto di vista della psicalista Caspani Mosca; la
panoramica sulla drammatica impronta dell’era nucleare delineata
dal fisico Angelo Baracca; il richiamo all’ecologia profonda e
all’urgenza di incrementare un cultura biocentrica in funzione di
una politica globale che sappia rilanciare una rinnovata alleanza
tra esseri umani e natura. Un validissimo supporto è poi la Mostra
“Esigete il Disarmo Nucleare” curata dal fisico Luigi Mosca e dal
giornalista e saggista Alfonso Navarra.
Quando
poi si passa al lavoro di gruppo che prevede di rispondere a un
questionario, le ragazze e i ragazzi confrontano idee e proposte
per attivare la sensibilizzazione della gente.
Molto
evidente a tutti risulta la comprensione del negativo nesso tra
militarismo-guerra-nucleare e contaminazione ambientale. Condivisa è
la paura del nucleare ma “ è indispensabile non rimanere
indifferenti e avere un atteggiamento attivo, attraverso la
sensibilizzazione sulle informazioni ricevute”. Tra gli strumenti e
metodi individuati per ampliare la sensibilità: programmi scolastici
specifici, volantinaggio, conferenze, manifestazioni, pressione sui
mass media.
Gli studenti della 4°C si coordineranno anche coi ragazzi di 5° B.