Parte da Livorno il progetto Pace Femminista in Azione
Sala Nomellini – Piazza del Municipio 1.
Programma del primo Incontro Laboratoriale del progetto .
Saluti della Consigliera di Parità del Provincia, Cristina Cerrai, Partner Progetto
Presentazione Progetto, Giovanna Pagani
Angelo Baracca, Professore di Fisica Università Firenze :“Il nesso tra nucleare, contaminazione ambientale e cambiamento climatico”
Maddalena Caspani Mosca, Psicanalista:” La Paura del Nucleare” (video)
Giovanna Pagani , WILPF :” L’educazione quale vettore dell’Ecologia Profonda”
Lavoro di gruppo: “Come coinvolgere la cittadinanza livornese”.
Al primo incontro laboratoriale di “Pace Femminista in Azione” hanno partecipato la Consigliera di Parità Cristina Cerrai, Partner del Progetto, Tiziana Bartimmo , Referente Ambiente Gruppo regionale PCI, Sharazade Al Bashi, Presidente Centro Servizi Donne Immigrate. Altre Associazioni, impossibilitate a partecipare, hanno dato la loro disponibilità a successivi incontri presso le loro sedi : Centro Donna e l’Associazione Hermanas Mirabal.
Dopo i saluti della Consigliera di Parità, le relazioni introduttive del Prof. Angelo Baracca, di Giovanna Pagani WILPF e della Psicoanalista Maddalena Caspani Mosca (in video) è seguito un interessante scambio di progettualità per la sensibilizzazione. La cittadinanza livornese rispetto alle complesse criticità ambientali connesse alla militarizzazione del territorio di Livorno-Pisa, sembra poco sensibile. La questione salute e la richiesta dell’attivazione di un Piano di Sicurezza per il rischio radiologico dovuto alla negativa realtà di Livorno “Porto Nucleare” sono stati individuati come gli ambiti emergenti su cui intervenire.
A tal fine si individua il 4 aprile – “Giornata di mobilitazione mondiale per la chiusura delle basi militari Usa-Nato” stabilita dalla Conferenza di Dublino 16-18 novembre 2018 – per una iniziativa di informazione e sensibilizzazione. Per il luogo si sceglie il Mercato delle Vettovaglie di Livorno. Si decide di fare un intenso volantinaggio supportato dalla proiezione continua di un breve filmato ad hoc (da realizzare) sulla Base militare Usa di Camp Darby (la più grande base militare Usa fuori dagli Stati Uniti) e il Porto nucleare di Livorno, per evidenziarne i pericoli connessi.
La sinergia tra Base di Camp Darby (sul territorio di Pisa) e il Porto nucleare di Livorno è ufficialmente riconosciuta da Erik Berdy, Comandante della Base quando afferma (La Nazione 11 luglio 2018) che per le guerre in Iraq, nei Balcani, in Somalia, in Afganistan, in Libia, in Siria è da Camp Darby e dal Porto di Livorno che partono le armi.
Dal marzo 2015 Camp Darby attraverso il porto di Livorno fornisce di armi gli Emirati Arabi per la guerra in Yemen (servizio televisivo de Le Iene 10 marzo 2019). Il collegamento regolare tra Livorno e i porti di Aqaba in Giordania e Gedda in Arabia Saudita avviene attraverso enormi navi statunitensi lunghe 200 metri e dotate di 12 ponti su cui vengono caricate armi e carri armati per i fronti di guerra in Oriente.
E’ inaccettabile che la città di Livorno accetti il transito permanente di queste navi della morte.