Di seguito il link alla conferenza stampa su iniziativa della Senatrice Loredana De Petris, in collaborazione con WILPF Italia, DISARMISTI ESIGENTI e ACCADEMIA KRONOS promotori dell’appello perché il Governo italiano dichiari lo stato di emergenza climatica; e con la partecipazione di attivisti di XR Italia.
Con Antonia Sani (presidente di WILPF Italia), Alfonso Navarra (portavoce di Disarmisti Esigenti), Giovanna Pagani (partecipante alla COP 25 di Madrid WILPF), Oliviero Sorbini (vice presidente dell’Accademia Kronos), Patrizia Scarpetta (componente di WILPF Italia).
Tra gli argomenti discussi: Ambiente, Armi, Carbone, Clima, Commissione Ue, Consiglio Europeo, Ecologia, Elettricita’, Energia, Fonti Rinnovabili, Gas, Inquinamento, Petrolio, Repubblica Ceca, Ungheria, Von Der Leyen.
Qui di seguito il progetto del gruppo di lavoro “Scuole in Marcia per la Pace e la Nonviolenza” della Seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza a cui Wilpf aderisce con entusiasmo invitando tutte le scuole a proseguire il lavoro con questa nuova proposta. La proposta va presentata al primo Collegio dei Docenti utile per permettere di essere messa in moto nel prossimo anno scolastico
LE
SCUOLE IN MARCIA PER LA PACE E LA NONVIOLENZA
Proposta
di partecipazione delle scuole alla
2^
marcia mondiale per la pace e la nonviolenza
MISSION
La Seconda Marcia Mondiale per la Pace e
la Nonviolenza partirà il 2 Ottobre 2019 da Madrid e, percorrendo
tutti i continenti, vi tornerà l’8 Marzo del 2020.
La Marcia ha tra i suoi obiettivi generali
la diffusione della cultura della pace e della nonviolenza, il
disarmo nucleare, la difesa dell’ambiente, la valorizzazione della
diversità.
La scuola
ha un ruolo cruciale nell’ educare alla pace e alla nonviolenza,
ciò significa anche affrontare i temi di cittadinanza
e costituzione, di educazione civica, di prevenzione del bullismo, di
rispetto dei diritti umani, dell’ambiente, dell’educazione
emotiva delle nuove generazioni.
COME
PARTECIPARE
La marcia mondiale propone una serie di
iniziative che possono essere accolte complessivamente o in parte da
ogni singolo istituto, scuola o classe.
Promuovere la
marcia invitando altri
colleghi, anche di altre scuole, ad aderire e quando possibile
attraverso l’inserimento del progetto nel programma annuale delle
attività e nel curricolo della scuola
COSA FARE
DURANTE LA MARCIA
Attivare laboratori, momenti di
riflessione e creativi da condividere sui social.
In particolare, quando possibile, ogni
scuola può proporre un flash mob realizzando il simbolo della
nonviolenza composto dagli studenti. Anche questa attività sarà poi
condivisa nel web http://www.theworldmarch.org
Durante il passaggio della Marcia Mondiale
in Italia (da mercoledì 26 febbraio a mercoledì 4 marzo 2020) è
possibile partecipare
ad un evento nazionale che si terrà a Roma il 29 febbraio 2020.
Se
vuoi approfondire leggi la descrizione dettagliata nelle pagine
successive:
invito a partecipare
La Seconda Marcia Mondiale per la Pace e
la Nonviolenza partirà il 2 Ottobre 2019 (Giornata Internazionale
della Nonviolenza indetta dall’ONU) da Madrid e, percorrendo tutti
i continenti, vi tornerà l’8 Marzo del 2020 (Giornata
Internazionale della Donna).
In rete con altre
reti, associazioni e persone la Marcia ha tra i suoi obiettivi la
diffusione della cultura della nonviolenza, il disarmo nucleare, la
difesa dell’ambiente, la valorizzazione della diversità.
La Marcia è autogestita e realizzata da
volontari; intende sollecitare momenti di riflessione ed entrare in
contatto con altre esperienze/manifestazioni/eventi sulle tematiche
della pace e della nonviolenza puntando alla creazione di relazioni
sinergiche.
Al di là del passaggio fisico dei
marciatori nella propria città, la Marcia propone attività
permanenti di sensibilizzazione durante tutto il periodo pre e post
marcia.
La Marcia intende
soprattutto sensibilizzare il mondo della scuola cui riconosciamo un
ruolo cruciale nel promuovere la cultura della pace e della
nonviolenza. Il tema
della Pace in particolare assume una visione più ampia che, senza
rinunciare a denunciare instancabilmente l’esistenza e le cause dei
troppi conflitti armati sanguinosi nel mondo guarda anche alla
difficoltà di “vivere” in questa Europa che da più di 70 anni è
formalmente in pace.
La pace non è
solo assenza di guerra; la pace e il metodo nonviolento di
risoluzione dei conflitti devono essere insegnati e praticati, se non
si vuole assistere all’emergere e al diffondersi sotterraneo di
conflitti irrisolti nella società e, infine, alla loro espressione
violenta.
La proposta fatta alle scuole ben si può
inserire nell’offerta formativa essendo affine a moltissimi temi
che i percorsi didattici già prevedono. Infatti
educare alla pace e alla nonviolenza vuol dire affrontare i temi di
cittadinanza e costituzione, di educazione civica, di prevenzione del
bullismo, di rispetto dei diritti umani, dell’ambiente,
dell’educazione emotiva delle nuove generazioni.
COME
PARTECIPARE
La
marcia mondiale propone una serie di iniziative che possono essere
accolte complessivamente o in parte da ogni singolo istituto, scuola
o classe.
Nel modulo di
iscrizione ciascuna scuola o docente potrà definire il livello di
coinvolgimento
che intende attivare; ad esempio:
attivazione di
laboratori o momenti creativi o di riflessione in classe o
nell’intera scuola di appartenenza;
partecipazione
all’evento nazionale;
continuare
l’attività iniziata attraverso eventi di disseminazione e
diffusione.
Promuovere la
marcia invitando altri
colleghi, anche di altre scuole, ad aderire e quando possibile
attraverso l’inserimento del progetto nel programma annuale delle
attività e nel curricolo della scuola
COSA FARE
DURANTE LA MARCIA
A
livello locale
Nel
periodo che va da inizio marcia (2 ottobre 2019) a fine marcia (8
marzo 2020) nelle proprie città, scuole, classi, ciascuno potrà
attivare
laboratori, momenti di riflessione, momenti creativi da condividere
sui social.
In
particolare chiediamo che in ogni scuola si realizzi un flash
mob con la realizzazione del simbolo della nonviolenza composto dagli
studenti se possibile in
occasione dell’inizio della marcia (2
ottobre 2019)
e/o in occasione dell’evento nazionale italiano (29
febbraio 2010)
A
livello nazionale
Durante
il passaggio della Marcia Mondiale in Italia (da mercoledi 26
febbraio a mercoledì 4 marzo 2020) è previsto un evento
nazionale a Roma il 29
febbraio 2020.
Durante
la giornata nazionale si
svolgeranno diverse attività:
Un
primo momento che coinvolgerà tutti si intitola IL
FILO DELLA PACE.
In quel momento si costuirà assieme una rete di fili di pace
In un secondo
momento si realizzerà un SIMBOLO
UMANO
con
la sfida di superare il record mondiale di 15000 persone
La giornata
nazionale può essere abbinata ad un viaggio
di istruzione
con dei giorni di visita alla città di Roma
COSA RESTA
DOPO IL PASSAGGIO DELLA MARCIA
La
nostra speranza è che la Marcia sia occasione per attivare una rete
di reti: un luogo virtuale che ogni 5 anni diventa reale, un sito
linkato con tutte le reti, scuole, associazioni, persone che hanno
aderito alla marcia.
La
marcia regala a ciascuno un “documento
di impegno etico”
che speriamo ci accompagnerà nella strada per un mondo migliore
12
giugno 2019
il
gruppo referente italiano Mondo in Classe scuole per la Pace e la
Nonviolenza
BUONA
MARCIA MONDIALE
PER
LA PACE E LA NONVIOLENZA
NOTE ORGANIZZATIVE E
CHIARIMENTI
Ciascuno
può aderire alla marcia nelle modalità che ritiene più opportune e
consone alle proprie sensibilità e alla sensibilità della propria
scuola.
L’iniziativa
può essere inserita nei percorsi didattici tradizionali ad esempio
percorsi di contrasto al fenomeno del bullismo ed altri percorsi
affini inserendo un momento specifico relativo alla marcia. Si
possono utilizzare anche le 33 ore annuali della nuova materia
“educazione civica” attivando un percorso specifico o una Unità
di Apprendimento UDA
Per
organizzare il viaggio di istruzione a Roma associato all’evento
nazionale chi desiderasse proposte mirate relative alla visita della
città può rivolgersi a
Studenti di Crespina discutono l’esame di terza media sui temi della pace e del disarmo nucleare
ll
5 Marzo 2019 i ragazzi della terza A e della seconda C della scuola
media di Crespina incontrarono Giovanna Pagani della Lega
Internazionale Donne Pace e Libertà (in inglese WILPF) che era
venuta a parlare loro di PACE, GIUSTIZIA CLIMATICA, SICUREZZA E
SALUTE.
L’incontro si rivelò veramente interessante e
coinvolgente.
Arrivati agli esami di terza media, alcuni
studenti di terza A hanno pensato di sviluppare l’approfondimento
interdisciplinare da discutere durante il colloquio orale proprio in
relazione ai temi trattati nell’incontro con Giovanna.
In
particolare l’alunno Daniele Gasperini ha preparato tutto un percorso
sul nucleare e sui suoi effetti devastanti, sia per gli esseri umani,
sia per l’ambiente e l’ecosistema.
L’era nucleare, che
dura oramai da 70 anni, è stata il focus della sua discussione, che
ha affrontato con serietà ed impegno, dimostrando maturità nel
ragionamento e una spiccata sensibilità pacifista.
Prof.ssa
Serena Campani, docente di Lettere presso la scuola media di
Crespina, IC Mariti di Fauglia (Pisa)
NOTO: Convegno sul rischio nucleare, disarmo, ecologia profonda
Convegno in compagnia del WILPF con gli studenti del C.U.M.O. (Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale) per discutere di soluzione che consentirebbero di aiutare la nostra società. Si è tenuto da qualche giorno presso il C.U.M.O., la sede dell’università di Messina con sede a Noto, un convegno incentrato sull’esposizione dei rischi che corre, e ha trascorso, la società su cui viviamo, in merito alle armi nucleari.
Il convegno è stato presentato e discusso da Giovanna Pagani, Presidente Onoraria di WILPF Italia, e Patrizia Panarello, docente presso l’università degli Studi di Messina. I giovani coinvolti si sono trovati subito con i temi trattati, capendo proprio come la minaccia delle armi nucleari sia un nemico a tutti gli effetti. In Italia tutte le centrali nucleari sono state abolite in seguito al referendum del 1987. Il problema, pero’, consistette nel fatto che prima sono state costruite le centrali, poi è stata chiesta l’opinione delle persone, causando così l’utilizzo dell’energia nucleare in Italia a svantaggio dei cittadini. Non possiamo, infatti, non pensare che un episodio, come ad esempio Chernobyl, sia lontano dall’essere vicino a noi. Specialmente in una società che crede che per essere i più forti bisogna avere le armi più “grosse”. Questa è una cosa che la storia riporta in continuazione. Le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, la costruzione della bomba H, tutti eventi che fanno r iflettere e, su come bisogni promuovere solo l’azione della non violenza. Infatti, bisognerebbe avanzare la proposta di un disarmo TOTALE della popolazione, un mondo dove tutti hanno un’arma in casa, di certo non rende il cittadino più sicuro. Principalmente perché, in situazioni di stress, possiamo commettere degli errori, prendendocela con chi in realtà non ha commesso nessun crimine. Basti pensare ad una persona arrabbiata per un determinato motivo ed una pistola in tasca per capire cosa potrebbe succedere. In seguito alle relazioni mostrate dalla Presidente WILPF e dalla professoressa Panarello è stato somministrato un questionario agli studenti del C.U.M.O. Proprio per cercare delle soluzione in merito ad i temi trattati. Le domande in questione erano le seguenti: “Che nessi vedete tra i problemi dell’ambiente ed il ilitarismo?” “Con quali metodi pensate di diffondere le conoscenze su questi temi?” “La paura profonda del nucleare: come vi posizionate? Come pensate di trasformarla in azione?” Divisi per gruppi, gli studenti del C.U.M.O. hanno offerto diverse soluzioni, basandosi sull’impatto che il convegno ha avuto su di loro, ed il modo in cui si posizionavano. Difatti, per la prima domanda, è emerso la mancanza di consapevolezza che la costruzione di armi nucleari produce, tenendo poco conto dell’impatto ambientale che si avrà. Così come anche una “poca consapevolezza del danno”, dichiarando che si tende a nascondere il danno commesso, senza prendersi le proprie responsabilità e, così facendo, tenendo le persone all’oscuro di ciò che è avvenuto all’ambiente. Tra le tante risposte, anche i veicoli militari, con conseguenti gas di scarico, sono stati accusati, dichiarando proprio come lo smaltimento di tali veicoli crei un deterioramento ambientale.
Per quanto riguarda la seconda domanda, in un’epoca ormai tecnologica, in molti hanno risposto che la diffusione può avvenire nel miglior modo possibile per mezzo di internet, con conseguente creazione di un blog. Tra le altre risposte, anche l’utilizzo dei convegni o di proteste aiuterebbero la diffusione, per non parlare di colloqui individuali fatti proprio per mirare una determinata persona per cercare di arrivare a coloro che detengono il potere, i quali possano capire come l’utilizzo del dolore non porterà che ad altro dolore, colpendo persone innocenti (es. Seconda guerra Mondiale). Invece, nella terza ed ultima domanda del questionario somministrato agli studenti del C.U.M.O., in diversi hanno fatto presente come questi temi dovrebbero suscitare una sensibilizzazione da parte delle persone. Non possiamo cioè pensare che un disastro nucleare non possa avvenire solo perché non lo abbiamo mai vissutoin prima persona. In un mondo come quello di oggi dobbiamo preoccuparci del minimo segnale, poiché qualcosa può sempre essere dietro l’angolo. Noi possiamo vivere le nostre vite tranquilli, ma non sapremmo mai cosa accade dietro l’angolo, dove le persone possono credersi “superiori” e, di conseguenza, prendono il controllo su determinate decisioni a nostra insaputa.
Festa della Repubblica e della Costituzione a Trieste
Pace femminista in azione a Trieste Sabato 1° giugno ore 11 spazio “Villas” al Bioest nel Parco di San Giovanni
La 2a Marcia mondiale per la Pace e la Nonviolenza 2019-2020 sfila al Friday for Future il 24 maggio data dell’ingresso italiano nell’inutile strage del 1915-’18 con grande fiducia nei giovani impegnati per la salvaguardia del Pianeta.
E’ con noi l’ecologista e antinuclearista Laura Cima dell’Associazione “PrimalePersone”, ex capogruppo Verde alla Camera che alle 18.30 al Magazzino 26 partecipa al Convegno “L’Ecofemminismo in Italia”.
Il Bioest festa della cultura alternativa a Trieste, ospita anche quest’anno la Festa della Repubblica di Pace promossa dal Comitato “Danilo Dolci”, dedicata alla 2a Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza e al progetto della Wilpf (Lega internazionale delle donne per la pace) intitolato
PACE FEMMINISTA IN AZIONE: GIUSTIZIA CLIMATICA, SICUREZZA E SALUTE
che si è svolto al liceo scientifico Galilei e alla scuola media Codermatz ed è stato condotto dalla storica e docente a Ca’ Foscari Bruna Bianchi, che ha introdotto tra l’altro il lavoro di Rosalie Bertell, leader delle commissioni mediche per le catastrofi ambientali di Bhopal e Chernobyl, e il suo libro “Pianeta Terra” (ed. Asterios) dove ci informa sulla geoingegneria della guerra, realtà ignorata o nascosta fatta di calamità “naturali” che compromettono la sopravvivenza. Il 1° giugno al Bioest sarà presente Tiziana Volta, coordinatrice Italiana della 2a Marcia mondiale per la Pace e la Nonviolenza, con due piante di camelia sopravvissute all’olocausto di Hiroshima destinate al paese natale di Giulio Regeni Fiumicello, e Muggia che ha deliberato per l’applicazione del Trattato ONU di proibizione delle armi nucleari ai porti di Trieste e Capodistria.
Il Comitato pace e convivenza “Danilo Dolci” e l’Associazione Mondosenzaguerre Per contatti compax@inwind.it – 338 2118453